Riqualificazione energetica e bioedilizia
- Arch. Celeste Petraroli
- 22 mar 2023
- Tempo di lettura: 2 min
https://www.rockwool.com/it/rockwin/ Segnalo una interessante iniziativa di Rockwool, per chi desidera riqualificare energeticamente l'involucro del proprio immobile puntando alla massima qualità per un impareggiabile confort degli ambienti abitativi in tutte le stagioni e nel rispetto dell'ambiente.
Non tutti i cappotti sono uguali e per isolare bene non basta garantire una bassa trasmittanza termica ma soprattutto avere una buona inerzia termica.
Per valutare l'inerzia termica di un involucro, a partire dai singoli componenti si può procedere alla determinazione di indicatori quali: lo sfasamento (S), espresso in ore, ed il fattore di attenuazione (fa), coefficiente adimensionale.
Il riferimento nazionale per il calcolo dei predetti indicatori è la norma tecnica UNI EN ISO 13786, dove i predetti parametri rispondono rispettivamente alle seguenti definizioni:
fattore di attenuazione o fattore di decremento è il rapporto tra il modulo della trasmittanza termica dinamica e la trasmittanza termica in condizioni stazionarie.
sfasamento è il ritardo temporale tra il massimo del flusso termico entrante nell’ambiente interno ed il massimo della temperatura dell’ambiente esterno.
che permettono di determinare la trasmittanza termica periodica.
La trasmittanza termica periodica permette di valutare come un componente risponda a sollecitazioni periodiche (sinusoidali) di temperatura ovvero con quanto ritardo e con quale attenuazione di intensità il flusso termico che attraversa l'elemento di involucro dall'esterno verso l'interno si presenterà entro l'ambiente abitativo.
La trasmittanza termica periodica Yie è data da:
Yie = f x U [W/(m²·K)]
dove il fattore di decremento f è riferito ad una sollecitazione armonica con periodo di 24 ore.
Il metodo per il calcolo di tutti i dati richiesti (fattore di attenuazione, sfasamento e trasmittanza termica periodica) è disponibile nella UNI EN ISO 13786.
Per un confort termico ottimale, soprattutto durante il periodo estivo, è fondamentale progettare correttamente la stratigrafia degli elementi di involucro considerando il contributo positivo della "massa" sui suddetti fattori nell'ottenimento del più alto valore possibile di sfasamento e di attenuazione e conseguentemente del più basso valore di trasmittanza termica periodica.
In questo contesto è indiscussa la superiorità dei cappotti ottenuti con l'utilizzo di elementi massivi e naturali quali la lana di roccia che inoltre, grazie alla elevata permeabilità al vapore, favoriscono la traspirabilità delle pareti e permettono di regolare in modo "passivo" il tasso di umidità relativa degli ambienti abitativi a vantaggio del confort termo-igrometrico ovvero della salubrità e benessere degli ambienti in cui viviamo.





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